"Italia in Comune". Ieri il primo congresso pugliese: Michele Abbaticchio eletto coordinatore con reggenza presidenziale

"Ripartiamo dalla nostra Puglia e dal nostro territorio", le prime parole del sindaco bitontino

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Si è svolto ieri, ad Altamura, il congresso pugliese di “Italia in Comune” che ha eletto il direttivo regionale di partito. A essere consacrato, con voto unanime, coordinatore con reggenza presidenziale, il sindaco di Bitonto e vicepresidente della città metropolitana di Bari, Michele Abbaticchio.

Sarà lui che traghetterà ora la forza politica verso gli appuntamenti elettorali che attendono la Puglia, in prima battuta le amministrative del capoluogo di maggio e, a seguire, le regionali.

Altri due sindaci sono quelli che rappresenteranno, rispettivamente in qualità di presidente e coordinatore, la provincia di Bari: Davide Carlucci e Giuseppe Nitti, che amministrano Acquaviva delle Fonti e Casamassima.

Primi cittadini anche i delegati in specifiche materie regionali Tommaso Depalma di Giovinazzo, al turismo e green economy, Antonio Donatelli di Triggiano, allo sviluppo economico e fiscalità locale, Alfredo Longo rurale e culturale, un ex sindaco, quello di Conversano, Giuseppe Lovascio. Michele Lieggi, consigliere di Mola di Bari, sarà, invece, il delegato alla formazione professionale, start-up, politiche giovanili. Vincenzo Gesualdo che ha, finora, ricoperto il ruolo di coordinatore regionale pro tempore, è stato delegato al welfare e alla sanità, infine Rosa Minerva si occuperà di antimafia sociale e pubblica istruzione.

 

 

L'Italia in Comune parte dalla nostra Puglia ed io riparto con grande umiltà al servizio di tutti, dopo una elezione a coordinatore regionale con reggenza presidenziale- le prime dichiarazioni da neo-eletto di Michele Abbaticchio - Un sindaco vive soprattutto di passione e la sua città gli chiede tutto. Anche di occuparsi di temi nazionali o regionali che, se risolti, potrebbero aiutare anche la sua Comunità.  Non è vero che siamo tutti disonesti e falsi. Non è vero che la mafia ha vinto al punto tale da tacitare tutti. Non è vero che non c'è un futuro se restiamo in queste terre. Noi ci crediamo ancora, noi vogliamo lasciare il mondo migliore di quello che abbiamo vissuto. Mi sono commosso perché 60 territori comunali sono stati ben rappresentati con tanti sindaci, consiglieri regionali, parlamentari che spingono l'acceleratore”.

E, sul futuro del partito, il primo cittadino bitontino ha dichiarato: “Adesso è il tempo di pensare a crescere, di pensare ai territori e ai contenuti. Di alleanze, parleremo più avanti poiché senza l’approvazione di una piattaforma programmatica, i discorsi sulle alleanze lascerebbero il tempo che trovano”.