Lettera aperta sulla questione dei “doppi incarichi”

L’etica e la moralità non devono essere imposte dalle norme, ma devono essere nel Dna di ogni uomo politico

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Il Partito Democratico sta attraversando un momento decisivo per la propria credibilità nel Paese. Il Governo nazionale ci vede coinvolti, per senso di responsabilità, con una parte politica che per anni abbiamo contrastato e a cui siamo stati alternativi. Alcuni nostri elettori ed iscritti stanno mettendo in dubbio i valori riformisti che sono alla base del nostro partito. Valori che devono essere sempre la guida per tutta la classe dirigente.

Solo richiamando e applicando i principi costituenti del Partito Democratico, contenuti nello Statuto e nel Codice Etico, possiamo dimostrare il senso di questo percorso obbligato, a Roma come in Puglia. Una delle questioni che ci sta a cuore in particolar modo è quella dei doppi incarichi ricoperti da alcuni rappresentanti PD nelle istituzioni.

L’articolo 31, comma 5, dello Statuto regionale dichiara che “Gli iscritti al Partito Democratico della Puglia non possono far parte contemporaneamente di più di un’Assemblea elettiva e di un organo esecutivo del governo locale, tranne i casi in cui questo sia strettamente richiesto da una delle cariche istituzionali ricoperte”.

Segue il comma 6: “deroghe alle limitazioni dei mandati previste dal precedente comma 5, sono approvate dalla direzione regionale con il voto favorevole della maggioranza degli aventi diritto, reso su proposta motivata dell’Assemblea del livello territoriale corrispondente all’organo istituzionale per il quale la deroga viene richiesta. Le deroghe devono essere motivate da comprovate esigenze funzionali e di direzione politica del partito, in particolare per i ruoli monocratici, delle sue rappresentanze elettive e di governo”.

Queste norme, purtroppo in alcuni casi, non sono state rispettate, in quanto ricorrono situazioni di eletti in più di un organo di rappresentanza, senza che la necessaria deroga sia stata approvata in Direzione Regionale. Si veda per tutti il caso della Provincia di Bari.

Ricoprire più ruoli contemporaneamente potrebbe comportare una minore efficienza dell’impegno politico sul territorio e una partecipazione ai consessi democratici ristretta a pochi, invece che a molti. Inoltre non crediamo sia rispettoso dei cittadini, soprattutto alla luce dell’attuale crisi economica e sociale, che alcuni nostri eletti percepiscano doppie indennità grazie ai doppi incarichi, pur se non vietati dalle leggi nazionali. L’etica e la moralità non devono essere imposte dalle norme, ma devono essere nel Dna di ogni uomo politico.

Per questo dobbiamo dare seguito alle regole richiamate, perché da queste derivano la forza e la spinta propulsiva della segreteria nazionale così come dei circoli locali. Non rispettare tale norme fa venir meno la ragione che muove la nostra passione e il nostro impegno: la Politica come servizio alla comunità.

Speriamo che tale situazione sia inserita con celerità nell’agenda di discussione della Segreteria Regionale e Provinciale e trovi un’auspicata soluzione. Fino ad allora non avvieremo il tesseramento 2013 del circolo PD di Bitonto!

Disattesa tale richiesta, provvederemo ad attivarci presso la Segretaria Nazionale del Partito Democratico.