Palazzo Gentile, Collezione Estate 2013. Tutto il fashion (dei nostri politici) minuto per minuto
Una volta tanto, dal Consiglio comunale niente interrogazioni, interpellanze e duelli rusticani. Solo qualche estetica annotazione semiseria...
Tempi agostani, tempi duri per il fashion.
L'ascella pezzata e il pedalino alla caviglia sembrano essere il must have dell'estate per il consiglio comunale versione summer.
Con importanti eccezioni. Nonostante i 40 gradi e l'assenza di aria condizionata a palazzo Gentile, a destra il gusto non va in vacanza.
Reduce del gessato valliano, l'ex vicesindaco Domenico Damascelli non abbandona la giacca e la cravatta e affronta, stoico, le 4 ore di seduta.
La maggior parte dei consiglieri, tuttavia, punta su una giovanile t-shirt, che, a destra come a sinistra, sembra essere la soluzione più gettonata.
C'è chi punta sullo stile marinaretto, come Pasquale Carelli, chi va sullo stile barca a vela, come Francesco Cuoccio, chi punta sull'intramontabile coccodrillo tennistico, come i compagni (?!?) di partito Francesco Paolo Ricci e Franco Natilla.
T-shirt strech, pantaloni a sigaretta e sneakers firmate per il più disinvolto dell'opposizione, Paolo Intini, sempre bello come in campagna elettorale.
A sinistra, complice anche un'età media un po' più elevata, il gusto traballa, il cinto dei pantaloni si alza, il calzino, con mocassino, si abbassa.
La risposta al caldo è la camicia di lino, spesso, orribilmente, a maniche corte. Se ne fa interprete Francesco Mundo.
Scelta di stile per chi, nonostante il caldo, propone camicia scura di cotone con maniche rimboccate: le buone intenzioni di Vito Modugno non riescono però a nascondere l'epa prominente.
Sempre sul tema camicia, c'è chi propone il modello sbottonato: petto pilloso (e palestrato) in vista per Mimmo Patierno e, decisamente meno aitante, per Giuseppe Fioriello.
In giunta si distinguono gli uomini con il borsello, con Domenico Nacci, i colpi di sole di Vito Masciale, la t-shirt disinvolta di Rino Mangini e Franco Scauro, la camicia rigorosamente a righe di Michele Daucelli e Mimmo Incantalupo.
Il sindaco affronta il disagio dell'altezza con pantaloni a linea dritta e maniche di camicia, un giusto mix fra culto giovanilistico, prestanza e presenza.
Il vero valore aggiunto è la bici da gusto retrò, con la doppia sacca di pelle scura su telaio beige. Altro che auto blu.
Capitolo a parte per il reparto femminile, ahinoi miseramente carente, in termini numerici.
Dimenticate le altezze dell'ex vicesindaco Murgolo, ci si deve accontentare delle scarpe francescane, camicioni in lino e zainetti di cuoio dell'attualeRosa Calò. Peccati veniali, visto che il taglio mascolino e l'onesto sale e pepe dei capelli restituiscono uno stile radical chic ineccepibile.
La vera punta di diamante, tuttavia, rimane la consigliera Carmela Rossiello, abbronzata qb, tacco in raffia, vestito a fiori con orecchini in tinta e, chicca delle chicche, ventaglio andaluso che fa tanto Sicilia Dolce e Gabbana.