CALCIO A 5 - La Coppa Italia non arriverà, ma la Polisportiva Five Bitonto femminile merita un oceanico applauso

Le leoncelle hanno ceduto al Taranto in semifinale soltanto dopo la lotteria dei calci di rigore. Ma per noi comunque hanno vinto

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Un lungo e oceanico applauso. Senza se e senza ma.

Certo, la prima storica Coppa Italia nella storia del calcetto bitontino non arriverà, ma le ragazze della Polisportiva Five femminile ci hanno fatto sognare e accarezzarla davvero da vicino.

Perché ieri pomeriggio, al Palazzetto dello sport di Barletta e dinanzi all’avversario peggiore che potesse capitare, il Taranto capolista imbattuto del Campionato, Annamaria Cortese e compagne hanno sfoderato la miglior prestazione stagionale per aggressività, concentrazione, sacrificio, abnegazione e altri fondamentali del magico mondo del futsal. Nel dì in cui andava fatto, tra l’altro. Le uniche responsabilità? Avere peccato un po’ troppo in precisione, e nei tempi regolamentari, negli extratime, e ai calci di rigore.

Sì, perché ieri quella tra il Taranto e il Bitonto è stata una partita infinita, e l’ampio distacco in Classifica nessuno lo ha notato.

La contesa è stata sempre sul filo del rasoio. Le ioniche hanno chiuso il primo tempo in vantaggio con il guizzo di Roberta Aloisi, ma questo non ha demoralizzato affatto le leoncelle di un’altra Roberta, Varano, che nella ripresa hanno riacciuffato il match con un goal di forza di Renata Caputo, anche ieri esplosiva per determinazione e forza fisica e vogliosa di fare bene anche a causa dello stop forzato in Campionato (il giudice sportivo l’ha messa ai box per quattro giornate) e sono andate in almeno tre-quattro circostanze vicine al bersaglio grosso sfruttando l’entusiasmo e la momentanea inferiorità numerica avversaria, ma sono state poco lucide anche in occasione di un tiro libero.

Con l’1-1 si arriva ai penalty, il modo meno democratico per assegnare un qualcosa. Mariagrazia Laforgia, il nostro estremo difensore, quando riesce, compie il suo dovere, ma decisivi sono gli errori di Renata Caputo e Barbara Minafra.

 

 

A tentare di alzare la Coppa, oggi pomeriggio, sarà il Taranto, dunque, che se la vedrà contro l’Altamura, che ha fatto fuori il Molfetta. Ma, scusate se siamo di parte, le nostre leoncelle sono le vincitrici morali del trofeo, e per noi sono già vincenti anche perché – e siamo sicuri – tornando a casa hanno capito di essere un po’ più forti rispetto al fischio iniziale.

Ma adesso lo devono dimostrare sul campo, già da domenica rituffandosi in Campionato. Al “Paolo Borsellino” arriva il Sava, per uno scontro tutto d’alta Classifica.