CALCIO - Amarcord Bitonto. La difesa più forte d'Italia ha vantato sempre grandi calciatori

A cominciare dagli indimenticabili Michele Alboreto e Michele d'Acciò fino ai giorni nostri con Montrone, Lomasto e Colella, passando per il portiere Biggi che aveva vinto un campionato di serie B

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Statistiche a cura di Gianvito Rubino

In questo inizio campionato di Serie D il Bitonto è risultata tra le quattro società in Europa, dalla serie A alla IV Serie, ad aver subito meno goal in assoluto: sole tre reti al passivo. Le altre squadre sono l'israeliana Maccabi Tel-Aviv, la francese Sedan e la spagnola FC Cartagena.

Dunque, possiamo dirlo tranquillamente: la difesa neroverde fino ad oggi si sta comportando egregiamente e speriamo possa mantenere questo rendimento sino al termine della stagione agonistica. Ci siamo chiesti, a questo punto, quali sono stati i portieri e i difensori che hanno calcato dapprima il "Campo sportivo del Littorio" attuale "Città degli Ulivi" e che hanno emozionato il pubblico bitontino? Per nostra fortuna, caro lettore, possiamo ricordarne veramente tanti.

Ad iniziare dal difensore/allenatore Michele Alboreto, barese, classe 1904: bandiera dell'Ideale Bari, dopo la fusione del 1928 tra la Liberty e l'Ideale che darà vità all'Unione Sportiva Bari, non accettando questa scelta data l'acerrima rivalità tra le due formazioni del capoluogo, si trasferisce al Foggia e nel 1931 in Seconda Divisione al Bitonto. Immaginiamo romanticamente attratto da quei colori neroverdi che aveva sempre orgogliosamente indossato negli anni Idealisti.

Rimanendo negli anni'30, non possiamo non citare il difensore più famoso di tutti: Michele D'Acciò, nato il 18 ottobre 1914 nella nostra città, debutta a 18 anni il 20 novembre 1932 durante la stagione '32-'33 in un vittorioso Bitonto - Gioia terminato 2 a 1 per i leoncelli.

A metà anni '60, a far ammattire gli attaccanti avversari ci pensava la coppia Sblendorio - Casalino mentre la gloriosa squadra che riconquistò la D nel 1968 presentava a scudo di Papa o di Di Mundo, che si alternavano con grande efficacia, il quartetto "Cormio, Barberio, Casalino, Perrini".

Pochi sanno che la porta dei leoncelli durante la Serie D '68-'69 fu difesa da Giuliano Biggi: toscano di Carrara, conquistò con il Varese una storica promozione in Serie A, per poi passare al Trani in Serie B e al Novoli in D. Debuttò tra i leoncelli il 9 dicembre '68 nella gara interna contro il Cerignola (1-0) e con le sue parate fu uno degli artefici della salvezza.

Facendo un grande salto di qualche decennio - non ce ne vogliano i protagonisti degli anni '70-'80-'90 cui non faremo mancare in altre occasioni - degno di nota era il duo, libero - stopper, Candido - Loiacono, arcigni leoncelli tra il '98 e il 2001.

Alla memoria anche la fortissima difesa che permise al Bitonto di vincere il campionato di Promozione 2001-2002 e salire in Eccellenza: Nicola Fanelli, portiere para-rigori, Plantamura, Coscia, Rizzi, Roselli. Non per ripeterci ma per ricordare tutti i giocatori che hanno onorato l'antica maglia neroverde dovremmo scrivere più di un libro.

Vogliamo concludere menzionando tre portieri bitontini, relativamente più recenti, che hanno indossato con vanto la casacca leonina: Gaetano Lattanzi, sia in D nella sfortuna stagione dello spareggio contro il Pisticci ma anche insuperabile goalkeper nell'anno del triplete, e i fratelli Vitucci: Vito e Graziano, esempio di grande attaccamento ai nostri colori.