CALCIO – Coppa Italia, sfuma il sogno dell’Omnia Bitonto. In finale vince il Fasano 2-1

A Monopoli sconfitta di misura per gli omniani, che cedono di misura non senza recriminazioni

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CALCIO – Coppa Italia, sfuma il sogno dell’Omnia Bitonto. In finale vince il Fasano 2-1 L'episodio del gol fantasma (Foto di Francesco Pio Naglieri)

Un sogno sfumato sul più bello, non senza recriminazioni.

L’Omnia Bitonto cede 2-1 al Città di Fasanonella finale di Coppa Italia di Promozione: allo stadio “Veneziani” di Monopoli la formazione omniana vede svanire all’ultimo atto il sogno di aggiudicarsi la prima storica Coppa di categoria, al suo primo tentativo. Vince il Fasano, grazie ad una doppietta di Leo Serri, piange l’Omnia, che aveva accorciato le distanze con Lacarra dal dischetto e che recrimina per alcune scelte arbitrali assai discutibili prese dal sig. Tomasi di Lecce e dai suoi assistenti, Fumarulo e Balestrucci, entrambi di Barletta: innanzitutto pesa come un macigno il gol fantasma allo scadere del primo tempo, quando un tiro-cross velenoso di Loseto viene smanacciato dal portiere di casa Zambetti con la palla che, anche per l’intervento di Lacarra, naviga a ridosso della linea, probabilmente varcandola. E poi l’eccessivo gioco duro concesso ai fasanesi e la mancata espulsione del già ammonito Pistoia nell’occasione del rigore concesso agli omniani e che ha riaperto i giochi.

Insomma, episodi che lasciano l’amaro in bocca ma non scalfiscono la consapevolezza di aver comunque vissuto una serata ad ogni modo storica per un’Omnia mai giunta così in alto e protagonista a testa altissima, fiera ed orgogliosa, in una cornice di ben altra categoria. Tantissimi i fasanesi presenti (tifoseria vera, di altra categoria, splendida, numerosa e incessante nel tifo, soltanto chapeaux a loro), ma grandissima soddisfazione anche per i trecento circa bitontini presenti (per dovere di cronaca, a tanto corrisponde il numero di biglietti venduti in città nei giorni precedenti), che seppur sparsi nella tribuna coperta del “Veneziani” a loro riservata, non hanno fatto mancare il sostegno alla squadra. Il grazie va soprattutto, in primo luogo, a costoro, anche per la splendida coreografia, dove a capeggiare è unicamente un senso di appartenenza al logo dell’Omnia Bitonto.

La partita. Gara secca e di grandissimo prestigio per la finale di Coppa Italia di Promozione: si affrontano le due grandi protagoniste della Serie B pugliese, l’Omnia leader nel girone A, ed il Fasano, che ha già vinto quello B, conquistando l’Eccellenza in anticipo.

Il “Veneziani” è un po’ come una seconda casa per mister Benny Costantino, monopolitano per quattro stagioni: il tecnico barese recupera per la panchina Fabiano (unico indisponibile, Nicola Fumai) e schiera nel 4-3-3 iniziale Raimondi in porta; Losacco – Ciardi – Rubini – De Vita in difesa; capitan De Santis con Diagne e Gernone a centrocampo; Massimo Fumai e Loseto a supporto di Lacarra.

Risponde il Fasano con Zambetti in porta; in difesa Locorotondo – Anglani – Amato – Pistoia; a centrocampo Marini e Fumarulo schermi davanti alla difesa; con Amodio a supporto della punta Gennari, e Serri e Di Tano ad agire sulle corsie.

Prime fasi di studio ed equilibrate. Al primo affondo però il Fasano passa: 7’, l’azione si sviluppa rapidamente sulla sinistra, viene servito in profondità Gennari, tiro sporco da dentro l’area che favorisce sul palo opposto Serri, che anticipa De Vita e appoggia in rete l’1-0. Esplodono i quasi tremila fasanesi, per l’Omnia subito gara in salita. Ma i bitontini dimostrano di avere pazienza e mezzi per recuperare. Poco dopo il quarto d’ora c’è una caparbia incursione di Loseto, che da destra, sulla trequarti, si accentra, serve Lacarra al limite dell’area di rigore, sul versante opposto, diagonale che fa la barba al palo. Occasione ghiotta per l’Omnia per trovare il pareggio, la palla va fuori davvero per questione di millimetri.

Il match è vibrante. L’Omnia fa inevitabilmente la partita, il Fasano si aggrappa alla difesa Anglani – Amato e al lavoro instancabile di Marini e Fumarola e prova a ripartire. Negli ultimi quindici minuti di primo tempo c’è la punizione dalla distanza di Marini e il tiro da fuori di Amodio, con Raimondi attento nell’intercettare le conclusioni. Allo scadere quasi del tempo, però, l’episodio chiave forse di tutta la partita: Massimo Fumai lancia Loseto in area di rigore sulla destra, l’esterno barese prova il cross al centro ma ne esce un perfido tiro che scavalca Zambetti, che con un colpo di reni smanaccia, la palla però balla a ridosso della linea di porta, Lacarra prova a ribadire in rete ma l’estremo difensore fasanese, assieme a due compagni riesce a intercettare la sfera. Tantissimi dubbi, ma da scatti fotografici e riprese televisive sembra che la sfera abbia oltrepassato la linea di porta. Grandissime proteste omniane, ma la terna arbitrale lascia continuare. Episodio che peserà come un macigno nell’esito finale della sfida, in quanto dal possibile pareggio a fine primo tempo si passa, subito in apertura di ripresa, al raddoppio del Fasano, merito ancora diSerri, autore però di una grandissima giocata personale: lancio dalle retrovie, l’esterno d’attacco scappa via sulla corsia destra, si accentra fino al vertice circa dell’area di rigore e fa partire un tiro a giro che si insacca nell’angolo opposto. Prodezza balistica da applausi, è 2-0.

L’Omnia sente il colpo ma non demorde, e al 56’riapre il match: Gernone viene atterrato in area di rigore da Pistoia. È penalty, ma ancora un errore da parte di Tomasi di Lecce, che non sanziona col secondo giallo e con la conseguente espulsione il capitano fasanese. Si presenta sul dischetto Lacarra, che spiazza Zambetti e fa 2-1. L’Omnia torna in partita anche se recrimina per la mancata superiorità numerica nella restante mezz’ora ed oltre di gioco.

I bitontini ci credono, anche perché sembrano avere più benzina in corpo rispetto agli avversari, che faticano a ripartire: cross di Loseto dalla destra, il colpo di testa di Lacarra è debole. Ci prova Massimo Fumai dal limite dell’area, il suo tiro a giro non inquadra lo specchio.

Inizia la girandola di cambi: entrano Longo e Fanigliulo per Gennari e Di Tano nel Fasano, Petruzzella per De Santis nell’Omnia, che passa al 4-2-4.

All’82’ altra grandissima occasione omniana: azione d’attacco che si sviluppa da calcio da fermo, la palla arriva fuori area da Losacco, che ci prova con coraggio ma è prodigioso il guizzo di Zambetti, che si distende sulla sua destra e respinge in angolo una palla indirizzata nell’angolino.

Mister Costantino cambia ancora ed inserisce Fabianoed Anaclerio per Loseto e Rubini, provando il tutto per tutto. Ma è troppo tardi, anche perché il Fasano (che si copre un po’ di più con Leggiero per Amodio) con esperienza e qualche perdita di tempo riesce a congelare i ritmi del match. Passano i cinque minuti di recupero e al triplice fischio finale festeggia il Fasano con i suoi tifosi per la storica doppietta Campionato – Coppa Italia. Grande amarezza per l’Omnia, premiata con il trofeo del secondo posto ma che riceve ugualmente l’applauso del “Veneziani” e dei suoi sostenitori, in quanto esce sconfitta a testa altissima dimostrando di aver giocato alla pari e forse di non meritare la sconfitta. Il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio, con susseguenti supplementari, ma forse mai come questa volta gli episodi chiave del match hanno girato storto ai bitontini. Che ora devono subito rialzare la testa: domenica a San Pio arriva il Real Siti. E con una vittoria sarebbe matematica la vittoria del Campionato e l’approdo in Eccellenza. Dunque, l’occasione immediata per festeggiare e mettersi alle spalle l’amarezza di Monopoli, dove l’Omnia però ha capito che nel salotto buono del calcio dilettantistico pugliese può davvero starci.