CALCIO - Da Bitonto a Montpellier, l'incredibile avventura del giovane portiere Vincenzo Cozzella

Cresciuto nella Polisportiva Bellavista, mercoledì scorso era nella Champions League degli under. Il suo idolo è Buffon

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Per gentile concessione della Gazzetta del Mezzogiorno e dell'autore Nicola Lavacca, pubblichiamo la storia incredibile e affascinante del nostro giovane concittadino Vincenzo Cozzella. Dalla Puglia alla Francia per spiccare il volo. È la fervida speranza del 17enne portiere Vincenzo Cozzella che tre mesi fa è stato ingaggiato dal Montpellier, squadra di buon livello della Ligue 1 vincitrice di uno scudetto nella stagione 2011-2012. Un ragazzone alto un metro e 90 che tra i pali ci sa fare quasi fosse una vocazione benché da piccolino gli piacesse indossare i panni dell’attaccante. «Il sogno di tutti i bambini quando si ha un pallone tra i piedi è quello di far gol - dice con la sua proverbiale simpatia -. Ho cominciato nella Polisportiva Bellavista all’età di 6 anni. Poi un bel giorno, anche per via del mio fisico, andai in porta e da allora non ho più cambiato ruolo. Per certi versi è stata la mia fortuna. Ringrazio oltre ad Antonio Bellavista anche gli allenatori che ho avuto durante il mio periodo di formazione, Mimmo Del Re, Antonio Caiati e Angelo Samarelli». Tre anni fa l’intrepido Vincenzo, che nel frattempo aveva imparato alla perfezione i rudimenti del mestiere, andò in prestito al Matera dove difese la porta dell’under 15 per poi partecipare anche alla «Coppa Gaetano Scirea» U. 16. Un piccolo ma importante passo avanti prima di rientrare alla Polisportiva Bellavista e passare in via definitiva al Pescara, allora in serie A, guidato da Zdenek Zeman dopo l’iniziale parentesi di Massimo Oddo. «A Pescara ci sono stato due stagioni, praticamente fino a giugno scorso - afferma Cozzella nativo di Bitonto -. È stata un’esperienza fondamentale per la mia crescita sia sotto il profilo formativo che tecnico. Sono stato il portiere titolare dell’under 16 e 17 collezionando anche alcune presenze come riserva nella Primavera. Mi è capitato di stare a contatto con la prima squadra durante gli allenamenti. Mi ricordo che i metodi di preparazione di Zeman erano molto impegnativi e faticosi». Il fiore all’occhiello di Vincenzo, sempre vigile e attento nel difendere la rete, è stata la partecipazione nel maggio scorso al Torneo internazionale «Lazio Cup» riservato agli allievi dove ha indossato la prestigiosa maglia azzurra della B Italia allenata da Massimo Piscedda. «Essere titolare della Nazionale giovanile è un qualcosa di incommensurabile - dichiara con un pizzico di soddisfazione - . In finale abbiamo battuto ai rigori per 3-2 i pari età dello Shakhtar Donetsk. Ho parato due tiri dal dischetto contribuendo alla vittoria del team italiano, un bel traguardo che ha mi ha riempito di gioia, impreziosito dal premio come miglior portiere dell’intera manifestazione». Vincenzo, che affronta la vita non solo quella calcistica con grande umiltà e forza d’animo, a metà luglio scorso si è trasferito dal Pescara al Montpellier firmando un contratto triennale per quella che sta diventando un’esperienza esaltante e unica. «Ho trovato un ambiente fantastico e sono stato accolto benissimo - sottolinea Vincenzo grande tifoso del Bari -. La società è ben organizzata e mi consente anche di continuare a studiare all’istituto tecnico. Ho già disputato 3 partite con la formazione under 19, ma sono stato aggregato anche alla seconda squadra che partecipa al campionato Nazionale 3, la serie C italiana». Il debutto con la casacca del Montpellier è stato a dir poco entusiasmante: ad inizio agosto, durante un torneo giovanile, Cozzella ha neutralizzato ben 8 rigori nelle tre gare decise dagli undici metri. Il suo idolo è Gigi Buffon, ma è un grande estimatore di Perin. Il futuro è sempre dietro l’angolo. «Per ora darò il massimo per far bene col Montpellier e migliorare ulteriormente, sperando di poter essere convocato ancora in Nazionale. Chissà che un giorno non ritorni a giocare in Italia per un club importante».