CALCIO - Il Bitonto (in 10 per un tempo) pareggia a Fasano e resta in scia del Cerignola

Clamoroso errore arbitrale al termine della prima frazione col signor Iannello che espelle Lattanzio e non Petta

Stampa l'articolo
Il derby Fasano Bitonto, per tradizione e acredine, non può mai essere un match banale. E anche quello di questo pomeriggio s'è rivelato colmo d'emozioni e romanzesche vicende. Desioso di riscattare al "Vito Curlo" l'illogico scivolone casalingo col Nola, mister Claudio De Luca sfoggia il fuoriclasse Figliola fra i pali, la consueta maginot Petta Lanzolla dietro, Guarnaccia e Lacassia a saettar sulle fasce, Addae diga imponente a centrocampo col jolly multiuso Piarulli, Palumbo D'Anna e Santoro a creare per Lattanzio. Lo squalificato Ciro Danucci risponde con l'attento Ceka in porta, suoi custodi Camara e Gozrelewsky, Lezzi ad assistere Bernardini facitor di gioco, Corvino ad inventare per Sosa e Forbes. L'avvio del match è di nitida marca neroverde. Sessanta secondi e Santoro duetta con Palumbo, che calcia molle. Al 4' Piarulli al centro per Lattanzio che stoppa e cerca Santoro, che di controbalzo spedisce fuori dallo stadio. Al quartordicesimo, il piattone di Bernardini sfila innocuo a lato. Sessanta secondi e destro tonante di Addae, Ceka in volo si rifugia in corner. Ancora: armoniosa giocata a tre degli ospiti: Palumbo vede Lacassia, tacco smarcante per Santoro: destro fuori di un sospiro. Alla mezza, vantaggio fasanese: angolo di Corvino, torre di Bernardini e spaccata vincente di Camara. Tre minuti e ruggisce il Bitonto col mancino radente di D'Anna, domato dall'estremo di casa. A quattro dall'intervallo, il meritato pareggio: D'Anna mette al centro callido e il capitano insacca di giustezza. Sull'esultanza, forse perché reo d'eccessivo entusiasmo in campo altrui, viene rampognato da Corvino, che sfiorato da Petta crolla a terra tarantolato. Degno regista di questa sceneggiata partenopea, l'arbitro Ianniello di Messina sventola il cartellino rosso sotto gli occhi dell'uomo sbagliato: il puntero di Andria, e così i leoncelli resteranno in dieci per un tempo intero. Ciononostante, nel recupero, occasionissima per il Bitonto: le botte di Lacassia e D'Anna vengono murate dai mastini avversi, il fendente di Piarulli respinto in tuffo da Ceka. Si riparte e pochi s'accorgono che gli ospiti sono in inferiorità numerica: al quinto Del Col scodella, battuta al volo di Forbes, blocca Figliola. Minuto 11: Corvino dai 25, Figliola si genuflette e inchioda la palla sul prato fasullo. Al quarto d'ora, break di Addae, Palumbo disegna un corridoio luminoso per Santoro che irrompe in area, irride agile Ceka e deposita in rete. Dieci minuti dopo, il bomber di San Giovanni Rotondo svelle il cuoio dai piedi di Camara e sfreccia in ripartenza, ma tira fuori dal cilindro un tanto insensato quanto sbilenco pallonetto da lontano. E, i bitontini pagano l'avventata conclusione col pari dei biancazzurri: cross da destra di Losavio spizzata angolata di Corvino ed è 2-2. Gli ultimi scampoli di gara vedono Petta e compagni arginare senza affanni le infeconde folate offensive dei padroni di casa ed uscire così a criniera alta da un cimento per solito ostico e impervio.