CALCIO - Speciale Coppa Italia2/ Le dichiarazioni dei protagonisti

Soddisfazione e felicità per la vittoria finale

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CALCIO - Speciale Coppa Italia2/ Le dichiarazioni dei protagonisti Da sinistra, Morgese, Cariello, capitan Modesto e Noviello - FOTO dabitonto.com

C'è chi parla di secondo miracolo dopo quello della Immacolata Concezione nel 1734. C'è chi si toglie qualche sassolino dalla scarpa, e c'è chi parla di giornata storica per tutta la città.

Sono tutti commenti di gioia quelli che si sprecano nel post partita che ha consegnato all'U.S. Bitonto il primo trofeo della sua quasi secolare storia. Il primo a sprizzare gioia da tutti i pori è Muzio di Venere, il mister, il condottiero che ha portato i neroverdi al successo e a una cavalcata a suon di record in campionato.

«Sono davvero molto contento perchè i ragazzi hanno dimostrato di essere una squadra e di voler vincere a tutti i costi. Abbiamo disputato una partita importante contro un signor avversario dimostrando però di essere superiori».

L'ex tecnico del Real Modugno, poi, dedica il trofeo al presidente operativo Vincenzo Cariello, colui che lo ha fortemente voluto all'ombra dell'olivo. E che oggi festeggia:«Oggi è una giornata importante per tutta la città e non soltanto per noi. Abbiamo dimostrato di essere una gran bella squadra, che ha tanta umiltà e tanta voglia di sacrificarsi. È un trofeo che abbiamo fortemente voluto e che abbiamo conquistato con merito nonostante l'inizio in salita (la sconfitta all'esordio contro il Giovinazzo, poi otto vittorie consecutive nella competizione). Il futuro? È domenica in campionato a Lucera, dove ci attende una sfida difficilissima».

Protagonista indiscusso Nicola Roselli, oramai una colonna della corazzata neroverde: «E’ stato un momento bellissimo, uno dei più belli della mia carriera. Vincere un trofeo con il Bitonto ha un significato particolare per me. Abbiamo un grande gruppo e non ci fermiamo qui», conclude l’autore della doppietta più importante, forse, nella storia della società.

Di futuro non vuole parlare neanche Francesco Paolo Noviello, il presidente onorario, che azzarda un paragone religioso: «Vincendo il nostro primo trofeo non solo ci togliamo qualche sassolino dalla scarpa, ma è come se avvenisse un secondo miracolo in città, dopo quello del 1734. Adesso ci concentriamo nel vincere anche il campionato, e poi penseremo all'anno prossimo».

Complimenti arrivano anche dai “cugini” dell'Omnia Bitonto, che affidano al loro profilo facebook le loro congratulazioni a Modesto e compagni.

Anche le istituzioni sono entusiaste. Non hanno fatto mancare la loro presenza in questo giorno storico. Sia il sindaco Michele Abbaticchio che l'assessore allo Sport Domenico Nacci si definiscono «entusiasti per questo successo che inorgogliosisce tutti». Con l'augurio, ovviamente, che l'orgoglio non si esaurisca in e con una coppa.