CALCIO - U.S. Bitonto, i neroverdi superano il turno in Coppa

Decisiva una rete di Sangirardi nei minuti di recupero

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Certe partite vanno raccontate partendo dalla fine. E precisamente dal minuto 93': U.S. Bitonto e Giovinazzo sono sul punteggio di 3 – 2 per i padroni di casa, ma non basta per passare al prossimo turno di Coppa Italia. Punizione dal limite dell'area leggermente decentrata di Foggetti, palla in mezzo, colpo di testa di Sangirardi e sfera in rete dopo aver toccato il palo più lontano. È il gol decisivo. Quello della qualificazione. Quello che mette la parola fine ad uno dei match più incredibili che si siano visti negli ultimi tempi al “Città degli Ulivi”. Quello che dà un po' di giustizia all'imprevedibile sport del calcio.

Ma partiamo dall'inizio. Perchè la sfida andata ieri all'ombra dell'olivo ha tanto da raccontare. E tanti (giovanissimi) protagonisti, tra ombre e luci: Gaetano Piscopo, Oronzo Bonasia, Matteo Naglieri, Elio Foggetti. Si parte dall' 1 – 0 di 10 giorni fa in quel di San Pio. Mister di Venere sceglie le seconde linee ma non abbandona il 4 – 3 – 3. Piscopo; Naglieri (prova gagliarda e di sostanza la sua), Zaccaro, Pazienza, Bonasia; Rizzi, Foggetti, Piperis; De Palo, Terrone, Ricciardi. L'inizio di contesa, in realtà, è un po' lento. Nessuno sembra voler fare realmente la partita, e le emozioni si contano con il contagocce. Ci pensa Ricciardi a dare uno scossone, piazzando in rete 20' una punizione infingarda di Zaccaro. Che poi, da un altro calcio piazzato, colpisce la traversa sorprendendo anche Piperis nel tap – in di testa. Al 32' arriva il pareggio degli ospiti (in tenuta blaugrana): punizione di Di Bari (fischiatissimo durante tutta la partita dai tifosi neroverdi) blocca Piscopo, che poi si lascia sfuggire la sfera che rimbalza e finisce in rete. Sembra essere tornati indietro di 13 anni, quando Nelson Dida, portiere del Milan, compiva simil papera contro il Leeds in Champions League. Dopo il pareggio, la partita si incattivisce (alla fine saranno 8 ammoniti ed 1 espulso) e Pazienza va vicino alla rete con una violenta conclusione da fuori respinta con i piedi da Colagrande.

1 – 1 all'intervallo. Ad inizio di ripresa, Di Venere butta nella contesa Modesto e Roselli per dare più qualità ai neroverdi. Ne nascono 45' infuocati. Al 2' c'è il raddoppio del Giovinazzo: punizione di Di Bari, Piscopo ancora non irresistibile e De Palma insacca in mischia. La qualificazione sembra ormai compromessa, ma il gol subito rialza un leone ferito ma non domato. Foggetti prende possesso del centrocampo, Modesto sembra un satanasso, Naglieri e Bonasia sulle corsie esterne sono spine nel fianco. I giri della manovra lievitano sempre di più Al 6' c'è il pareggio: azione da manuale che si sviluppa sulla destra. Roselli serve Ricciardi che crossa rasoterra in area, velo di Terrone e Modesto sul secondo palo insacca. Il Bitonto aumenta la pressione e c'è parecchio da ballare nell'area avversaria. Al 27' Colagrande dice di no ad un colpo di testa diBonasia su punizione di Roselli. Che al 33' raggiunge anzitempo gli spogliatoi per fallo di reazione su Giancaspero. Cinque minuti dopo arriva la gemma della giornata: lancio di Foggetti verso Bonasia che, senza pensarci due volte e da oltre 30 metri, scarica un tiro violentissimo al volo che si insacca sotto la traversa. Non è tutto, perchè l'apoteosi arriva al 93'. E l'abbiamo raccontata in apertura. Finisce 4 – 2, ed è il Bitonto a passare al secondo turno di coppa. «Queste sono le partite del Bitonto, con tanta sofferenza ma grande grande cuore e lotta», gioiscono a fine partita Francesco Morgese e Vincenzo Cariello.

Di Venere, però, non è contento: «Il risultato è buono, ma la squadra deve crescere perchè non è ancora come io la vorrei».